3a parte: Antonello Venditti e Stradaperta
Stefano Latini, gestore del sito "Solegemello"(Cantautori, Letteratura, Roma, Antonello Venditti), intervista Renato Bartolini e gli Stradaperta (Febbraio 2004).
Percorsi di lettura : La storia del gruppo, il rapporto con A.Venditti, Album fotografico
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N.B: questa intervista non può essere riprodotta senza il consenso degli autori
per informazioni : stefano@solegemello.net
* All'intervista ha collaborato anche Marco Vannozzi (bassista di Stradaperta)Un grazie a Manuela "Mangu" di Roma per la collaborazione alla grafica di pagina
Clicca qui per lo speciale "odeon" (1978) dedicato alla partecipazione di Antonello&Stradaperta al programma televisivo omonimo. In quell'occasione è stato presentato il video di "Bomba o non bomba".
(le foto sono proprietà di R. Bartolini - Stradaperta) . Speciale "Sotto il segno dei pesci"
Quando avviene il primo incontro con Antonello Venditti ?
Ci incontrammo, la prima volta, nell' aprile del 1974, in due, tre concerti nelle scuole. Segno del destino ? Sembra proprio di sì ! Verso la fine dell' anno Gianni e Maurizio stavano facendo l’autostop sul grande raccordo anulare, dovevamo portare dei manifesti per un concerto chissà dove ! e si fermò Antonello con il suo impresario (il grande Libero Venturi !), che partivano per un concerto. Così ci conoscemmo ! al suo rientro a Roma cominciammo a frequentarci e dopo qualche mese ci portò, per un provino, alla IT di Vincenzo Micocci (firmammo il contratto, con l'etichetta romana, nel marzo del 1975) e così arriviamo alle famose " sessions " di Compagno di Scuola alla RCA......
E' vero che la RCA ostacolò la vostra collaborazione ai tempi di "Lilly" (1975) ?
Assolutamente vero ! Il produttore RCA di allora preferì i musicisti turnisti interni alla RCA, che comunque erano ottimi strumentisti. Noi eravamo dei " fottutissimi capelloni " e non rispettavamo affatto l’etichetta per cui dissero ad Antonello che non ci volevano più vedere! Ricordo, con un pò di amarezza, il bellissimo solo melodico, nel finale di Compagno di Scuola, di Claudio Prosperini, che il produttore fece eseguire, in seguito, dall'orchestra, senza che nei "crediti" del disco ci fù nessuna nota o ringraziamento a Claudio....così andavano le cose....Però, quando finimmo Sotto il Segno dei Pesci, lo stesso produttore, venne ad ascoltarlo in studio, e fece i complimenti ad Antonello. Per noi fu una piccola rivincita !
Come avviene la scelta di "Stradaperta" per "Sotto il segno dei pesci" ?
Antonello ci aveva scelto, idealmente, perchè eravamo una sorta di ensemble che " aveva un suono unico " in quel periodo sul panorama italiano. Noi non facevamo i turnisti ! eravamo un gruppo che produceva musica, creava e cercava un suono diverso dal resto degli altri gruppi di quel periodo (bisogna pensare che la maggior parte suonavano il progressive a quei tempi !). Quindi, già da quel primo tentativo fatto su Compagno di Scuola, Antonello intuì che il nostro suono poteva fondersi, in maniera perfetta, con quello del suo pianoforte e con le sue canzoni. I fatti dimostrarono che aveva/avevamo ragione ! Per cui, appena cambiò casa discografica, ci richiamò, per continuare il discorso interrotto qualche anno prima.Nella foto: la copertina del live "Domenica musica"(1975) registrato al teatro Trianon (nell'Lp, oggi raro, canzoni di Venditti, De Gregori, Dalla, Ernesto Bassignano,Rino Gaetano, Rosalino Cellamare(Ron), Paolo Conte, Stradaperta e altri. Antonello esegue "Compagno di scuola" insieme agli Stradaperta.
Quali novità porta nel "suono" del cantautore il vostro ingresso ?
Nel 1977, nella totalità dei casi, i dischi venivano concepiti con un quartetto canonico ed il rinforzo dell’orchestra; il nostro contributo ha rivoluzionato tutti gli schemi con le chitarre acustiche che o rinforzavano il pianoforte o tessevano un tappeto acustico di grande atmosfera , il sax e la chitarra elettrica creavano dei continui riff sia insieme che da soli facendo dei continui contrappunti alla voce ed il basso, invece di sottolineare solo gli accordi, creava delle linee più ritmiche e nello stesso tempo più melodiche... e in più tanta, tantissima energia !clicca qui per vedere il manifesto dello spettacolo al TRIANON
Puoi raccontarci le fasi di registrazione di un album? Antonello portava dei provini registrati da solo, o il tutto avveniva in team ? Che ricordi hai di quelle registrazioni ?
Raccontare la realizzazione di un album non è così semplice ci vorrebbero due o tre capitoli di un libro anche perché non c’è un solo modo di procedere. Altra cosa importante è la qualità e quantità delle canzoni. Infatti mentre per Sotto il Segno dei Pesci abbiamo fatto prima un mese di prove (avevamo tanto materiale a disposizione) per buttare giù le idee e poi abbiamo iniziato la registrazione vera e propria, per Buona Domenica siamo partiti direttamente dallo studio, quasi al buio, creando via via le varie situazioni musicali. Per Sotto la Pioggia abbiamo realizzato più versioni dei vari brani e poi ancora in maniera un pò diversa in Cuore e Cento Citta. Con Antonello, quando si registra la " base " di un brano si inizia (forse, sarebbe meglio dire si iniziava !) con il piano, chitarre acustiche, basso e batteria poi si aggiungono la chitarra elettrica, il sax e gli altri strumenti di rifinitura; c’è molta tensione perchè ognuno vorrebbe dare il 110% e l’umore cambia molto rapidamente si passa dall’esaltazione e ti senti bravissimo, a momenti di depressione e sei fermamente convinto che quello che stai facendo è veramente inascoltabile! Tra l'altro è una sensazione contagiosa ! A quel punto è meglio prendersi una bella boccata d’aria fresca. Questo non è certo il lavoro più tranquillo del mondo!!! Comunque, Sotto il segno...fu registrato in brevissimo tempo. E’ un pò imbarazzante rispondere a questa domanda perché, per Antonello, è già piuttosto difficile accendere un qualunque registratore, figurarsi registrarci qualcosa sopra ! No, il tutto avveniva in team; lui iniziava a suonare la canzone e noi ci accodavamo e lentamente cominciavano a uscire le idee e le varie modifiche al brano...
E' stato difficile inserire le chitarre e gli altri strumenti in melodie nate prevalentemente al pianoforte ?
Assolutamente. Si creava un amalgama naturale, anche nel modo di eseguire i brani.
In "Sotto il segno dei pesci" e negli album seguenti ci sono altri musicisti, ce ne puoi parlare ?
Volentieri. Gli altri musicisti che hanno suonato insieme a noi, non li ricordo tutti, perchè alcuni hanno fatto delle piccole partecipazioni, però quelli che hanno avuto una maggiore importanza li ricordo molto bene e sono:i batteristi: Marcello Vento, Bruno Bergonzi, Walter Martino, Derek Wilson; i tastieristi: Sandro Centofanti, Maurizio Boriolo, Claudio Simonetti; il violinista Carlo Siliotto, i chitarristi: Mario Schilirò, Claudio Bazzari, Andrea Carpi. Con Carlo Siliotto e Marcello Vento abbiamo condiviso anche il bellissimo tour di Sotto il Segno dei Pesci. Poi nel 1979 Carlo ci ha chiesto di partecipare, in blocco, al suo LP Ondina e poi, sempre nel 1979, lui ha partecipato al nostro LP Maida Vale.
Nel caso di Antonello Venditti, cosa nasce prima, testo o musica ?
Normalmente, prima la musica e poi il testo.
Se dovessi descrivere musicalmente "il segno dei pesci" come lo descriveresti ?
Un ottimo pop album ! Riuscimmo a realizzare il " sogno musicale " di Antonello ! Il suono di Stradaperta con le canzoni di Antonello.
Cosa pensi del Venditti-musicista e di Antonello sotto il punto di vista umano ?
Antonello è uno dei più grandi cantautori italiani. Ha il dono di avere una voce bellissima e una grande sensibilità musicale.
E' vero che nel gruppo c'era un clima di grande amicizia e Antonello amava particolarmente il ruolo di "primus inter pares", di band leader ?
Direi che nel primo periodo, quello dell' LP Sotto il Segno dei Pesci e del relativo tour estivo, il clima era quello. Nel 1979 le cose si complicarono; fu un anno difficilissimo, anche a causa delle note vicende familiari, e credo che tutto quello che avvenne successivamente fu condizionato dagli eventi di quel complicato periodo della sua vita. Comunque ecco cosa dice Antonello a C. Massarini nella famosa intervista per Rolling Stone del 1980: ” Questo rapporto di reciproca collaborazione e sostegno , Antonello l'ha trovato nel gruppo essenzialmente acustico degli Stradaperta , rafforzato da Marcello Vento alla batteria, Siliotto al violino, e lo show man Sandro “bona sta robba” Centofanti alle tastiere. A parte quest'ultimo proveniente dai disciolti Libra, è in pratica il gruppo con cui ha inciso gli ultimi due album, e con cui sta in tournée da quasi tre anni. Ovvio che in questo tempo sia maturato qualcosa di più di un semplice rapporto fra capo e truppa. "Preferisco suonare con gente magari meno brava tecnicamente , che poi è da vedere, ma che sono veri amici - il feeling che abbiamo in comune per me è fondamentale. Verissimo. I sette, e le altre persone che gravitano intorno a loro , rompono quella aura di solitario che per anni l'ha imprigionato, creano sul palco e fuori quel clima cameratesco che fa di una tournée una storia di vita comune e di nude canzoni un fatto musicale completo. E ad Antonello questo ruolo di band-leader, lo si vede in ogni momento, gli piace proprio.
Il commento più frequentemente ascoltato nell'ambiente è che sono "perfetti" per lui; vero anche questo. Per quanto musicisti migliori potrebbero rendere ancor più complete le sue canzoni, loro rappresentano la proiezione di Antonello su altri strumenti: tecnica e suono lineari, essenziali ma non poveri. Insieme hanno creato un suono personale quanto lo era quello di Antonello da solo col nudo pianoforte. E, non ultimo, rendono il "mestiere" anche un gioco, un divertimento. Specialmente sul palco “.
Che ricordi hai della tournée di Sotto il segno dei pesci ?
Era la nostra prima tournèe importante. Stupenda, indimenticabile !clicca qui per vedere il manifesto della data di Termoli (da notare: viene citato come ospite Massimo Bubola, il cui primo disco "Marabel" è stato prodotto da Venditti nel 1979)
clicca qui per vedere il biglietto della torunée "Sotto il segno dei pesci"
Clicca qui per lo speciale "odeon" (1978) dedicato alla partecipazione di Antonello&Stradaperta al programma televisivo omonimo. In quell'occasione è stato presentato il video di "Bomba o non bomba".
(le foto sono proprietà di R. Bartolini - Stradaperta)Come accolse la critica quel disco ?
Credo bene ! però forse pochi capirono che Antonello aveva tanta voglia di musica ! Poi, se devo dire la sincera verità, personalmente, all'epoca, non è che seguissi quello che scriveva la critica !
Che cosa pensi del "giornalismo musicale" in Italia ?
Sinceramente mi piacciono quelli che raccontano le " cose reali " i fatti, senza perdersi in voli pindarici, quando poi le cose sono così semplici. Per esempio, Fabrizio Zampa del Messaggero, ha sempre descritto il concerto per quello che era, citando poi sempre i musicisti che vi partecipavano.... Ma lui era o è ? un musicista che suonava/suona ? la batteria....
Qual è la canzone che preferisci o che ricordi con maggior piacere di "Sotto il segno" ?
Sono troppo legato a quel disco per scegliere una canzone in particolare; lo sento come un tutt'uno !
Senza sconfinare nel "gossip", sai dirmi qualcosa sulla canzone "Francesco", dedicata a De Gregori ?
E' la canzone dedicata ad un amico, ad un musicista che stima, a un compagno di viaggio che ha preso un altra strada....un modo, una voglia di ritrovarsi.
Come mai l'album è stato registrato a Londra ?
A Londra è stato effettuato solo il missaggio del disco. Il disco è stato registrato completamente a Roma, ai Trafalgar Studios.
Parlaci di "Buona Domenica", quali le differenze con "Sotto il segno" ? L'esperienza americana è stata spesso raccontata in termini non entusiastici da Venditti, come mai la registrazione dell'album fu così travagliata, dall'America, alla Brianza, a Roma? "Buona Domenica" (dallo studio, ai concerti) , che ricordi hai di questo secondo disco "stradapertiano" ?
Un disco difficile, sofferto. Una grande sofferenza per tutti! Venivamo da Sotto il Segno, un album solare per quanto riguarda la realizzazione; e proprio nel corso della registrazione di Buona Domenica, avvertimmo la grande differenza tra i due album, e accusammo il colpo ! Poi arrivò il " solo di chitarra " di Claudio Prosperini su Buona Domenica; fu un piccolo/grande raggio di sole... Ecco, nelle parole di Antonello, cosa pensava di quell'album (intervista di M. Serra del 1982):" Facile, "Buona Domenica". Non che fosse un brutto disco, c'erano molte canzoni che mi piacevano e che mi piacciono ancora. Ma era un disco nato male, concepito come un prodotto da vendere a tutti i costi, come un fustino di detersivo. Il risultato è stato che dentro a "Buona Domenica", alla fine c'era solo "Buona Domenica" e non c'ero più io. Quelle due maledette parole erano stampate dappertutto, sulle magliette, sui manifesti dei concerti, non potevo fare un passo senza che qualcuno mi appiccicasse addosso quell'etichetta. E mi resi conto a poco a poco che una parte del pubblico se n'era accorta, e non ci stava. Finchè nell'estate dell'80, durante un grande concerto a Mestre, accadde qualcosa che mi colpì profondamente; chiesi al pubblico: "Volete che vi canti "Buona Domenica"? e loro "Nooo!" Fu una liberazione ". Ricordo ancora quella frase di Antonello, e ne apprezzai il coraggio ! Però, come è facile immaginare da queste dichiarazioni, si può capire quale fu il clima nella realizzazione del disco e quanto fu difficile, per noi, aiutare Antonello a concludere, nel migliore dei modi quel sofferto LP .... Allo Stone Castle di Carimate furono effettuati solo i missaggi. Le registrazioni iniziarono ai Trafalgar Studios e terminarono al Mammouth Studios, sempre a Roma. In America fu registrata solo una chitarra (nello studio di Doug Perry degli Iron Butterfly " famoso gruppo psichedelico " degli anni '60).
Mi dicevi che "Modena" risale al 1977, come mai non fu inclusa nei "pesci" ?
Si faceva parte del gruppo di canzoni di Sotto il segno. Sinceramente non ricordo il motivo per cui non fu inclusa; forse non riuscimmo a finirla o chissà quale fu il problema (il testo ?). Comunque meglio così, non è venuta stupenda ? La versione live, in tour era "da brivido".
Che ricordo hai di Gato Barbieri ?
Che dire, un mito ! Fù proprio Marco a consigliare Antonello la scelta di Gato sul brano Modena...
Hai frequentato anche lo "Stone Castle"? Se si, che ricordi hai di quello studio ?
Si, li facemmo le prove del tour 1982, ma non ci ho mai lavorato.
Cosa pensi di quello che è stato chiamato "riflusso" ovvero il periodo post-impegno? E del cambiamento nelle tematiche nelle canzoni dei cantautori? (E' un po’ il discorso di "Bomba o non bomba…")
Credo che fosse quasi inevitabile. Il discorso di Bomba o non bomba mi sembra perfetto. Nel 1967 a San Francisco gli hippies fecero il famoso funerale a quella che fù chiamata " l'estate dell'amore ". Il mega concerto di Woodstock concluse definitivamente una stagione......Pensa che in Italia, quando vedemmo il film, per noi sembrava iniziare una stagione....Quello che voglio dire è che prima o poi tutti i periodi storici sono destinati inevitabilmente a concludersi, esaurirsi, trasformarsi; così come si evolvono le tematiche nelle canzoni dei cantautori. E' difficile dire se in meglio o in peggio !
Cosa puoi dirci del disco "Addavenì quer giorno e quella sera" (colonna sonora di uno sceneggiato tv) ormai quasi sconosciuto ?
Per quello che ricordo, credo sia rimasta l’unica esperienza di Antonello di colonna sonora per uno sceneggiato per la TV.
da "Buona Domenica" a "Sotto la Pioggia", cosa cambia ? Si è scritto che "Sotto la pioggia" sia un disco molto "sofferto" e con un sound un po’ anni 60 puoi confermare ?
Credo di poter confermare le difficoltà. Anche l' uscita del nostro primo LP Maida Vale (1979) complicò un poco le cose. Fù un periodo di grandi cambiamenti. Antonello cambiò produttore, studio di registrazione, tecnico del suono, musicisti. Fondò la sua etichetta discografica. Il disco è stato realizzato parte a Roma (con noi) e parte a Carimate (con Ron ect..).
A quali canzoni sei più affezionato dei dischi "Buona domenica" e "Sotto la pioggia" ?
Stai con me e Modena per Buona Domenica. Dimmelo tu cos’è, le Ragazze di Monaco e Fellini per Sotto la Pioggia.
Nei concerti di "Sotto la pioggia" c'era una scenografia curiosa, ce la puoi raccontare ?
Ad un certo punto doveva alzarsi dal fondo uno Stukas o due !? (mentre si suonava il brano Stukas, chiaramente). Dico doveva perchè qualche volta il meccanismo si inceppava; o non si alzava o rimaneva a metà !?!?
Secondo te gli stukas visti come "le farfalle travestite da squali" alludono al brano di Joni Mitchell "Woodstock" dove c'è un verso molto simile ?
Questo non lo so. Comunque, Antonello amava Joni Mitchell.
Ricordi "Italia" inserita in "Sotto la pioggia" ? So che questa canzone risale al 1977, come avvenne la registrazione e la strana scelta del "sound sudamericano"? Perché fu pubblicata 5 anni dopo ?
Come ti dicevo la registrazione di Sotto il Segno fu molto prolifica. Il suono era molto adatto al testo. Forse, ad Antonello, sembrò quello il momento più giusto per pubblicarla.
Hai notizia di qualche inedito nel periodo in cui hai frequentato Antonello ?
Sono diverse le canzoni che non sono state realizzate o che sono state scartate.
Quali sono i musicisti e cantautori che secondo te hanno maggiormente influenzato Antonello ?
Tutti e nessuno. Non credo che Antonello sia stato influenzato da qualcuno in particolare. Comunque, Antonello, amava molto Lucio Battisti
Che ricordo hai del concerto al Circo Massimo? E "domanda indecente, di che squadra sei" (l'intervistatore è juventino?., ndr)
Un colpo d’occhio irripetibile, ma una fatica bestiale ! Sono della Roma.
Qualcuno per i concerti al Circo Massimo (già nel 1983) ha parlato di strumentalizzazione della Roma calcio a fini personali, cosa ti senti di dire ?
Antonello è sempre stato tifoso della Roma ! Il Circo Massimo del 1983 mi è sembrata una bella festa. Ultimamente a letto su internet un articolo di Giuseppe Campodonico che mi sento di condividere: " Roma. Maggio 1983, la Roma vince il secondo scudetto della sua storia e si appresta a festeggiare un digiuno durato ben 41 anni. Antonello Venditti da sempre cantore delle cose di Roma e della Roma scrive una canzone, tra l'altro molto bella, Grazie Roma, e spontaneamente nasce il fenomeno Circo Massimo che si concluderà con la pubblicazione del live album. Un fenomeno nato spontaneamente dal cantautore e principalmente dal pubblico. Un concerto genuino, un vero live concert, di quelli da non dimenticare, insomma uno di quelli del quale poter dire c'ero anch'io.
Giugno 2001, la Roma vince dopo "soli" 18 anni il terzo scudetto della sua storia. Stavolta oltre la festa che ormai perdurava da una settimana il concerto nasce costruito, in laboratorio, una cosa annunciata e nemmeno troppo spontanea ". Appunto, ripetere la festa all'infinito......
Personalmente amo moltissimo le registrazioni contenute in "Centocittà", che ne pensi di questo live ?
Centocittà, allora doppio LP, contiene in una facciata le registrazioni dal vivo al secondo Circo Massimo del 1984. Purtroppo non ho un ricordo preciso del disco; è passato qualche anno dall'ultima volta che l'ho ascoltato !
Puoi descriverci sommariamente cosa cambia nella musica con l'arrivo degli anni '80 e come si evolve la canzone e il concerto ?
Gli '80 (metà, 1984) furono gli anni del boom dei sintetizzatori, delle drums machine e dei computer. Questo cambiò definitivamente modo di fare musica. E cambiò anche il modo di fare i concerti. Infatti, ricordo, i due tour di Venditti e Segreti (1986 - 1987) dove suonavamo con sotto il computer che, per la maggior parte, eseguiva parti ritmiche o dei loop, tappeti che altrimenti avrebbero richiesto altri musicisti sul palco (eravamo già in sei !). Purtroppo, a mio parere, questo introdusse una certa staticità, ripetitività nel concerto. Dovendo poi seguire il computer, la struttura della canzone era sempre identica, rigida lasciando poco spazio all'improvvisazione. Parlando del concerto si cercava di replicare a tutti i costi, chissà perché !, al 100% il disco; la tecnologia, il computer lo permetteva. Pensa che prima, ogni anno in occasione del tour, si riarrangiavano le canzoni, seguendo il gusto, il feeling, l'idea del momento. Per quello che riguarda il pubblico, ci fu sicuramente un cambio generazionale. Il tour estivo del 1982 (quello di Sotto la Pioggia) fu quello con meno affluenza di pubblico; ricordo il concerto di Roma, al Pincio, che non brillò certo per quantità di spettatori. Grazie Roma e Ci Vorrebbe un Amico furono due "grosse intuizioni" da parte di Antonello, che lo aiutarono a ripartire. Personalmente, in quel periodo, ho amato molto certa new wave inglese (Pretenders, Talk Talk, Prefab Sprout..). Poi sotto la spinta di alcuni gruppi inglesi " tutti immagine " arrivò pure in Italia il look; e già, erano anni in cui "bisognava avere un look ! " ma che risate....
So che "Piero e Cinzia" fu composta nel 1980, ricordi questa canzone? Perché non finì in Sotto la pioggia e uscì solo 4 anni dopo? Antonello in un'intervista del 1980 parla di 14 canzoni per Buona Domenica , poi selezionate, ricordi qualcuna di queste? Ricordi un testo chiamato "Eva?." Poi dato a Milva ?
E' difficile ricordare in maniera precisa, anche perchè, erano scelte che faceva Antonello ! Piero e Cinzia, in un certo modo credo sia stata una canzone semplice e complessa allo stesso momento. Ne furono realizzate tante versioni e Antonello ritenne giusto pubblicarla in Cuore. Eva, Sandy, Rock Italiano erano titoli di comodo che servivano ad identificare le canzoni in corso d'opera, e magari richiamavano una frase della strofa o del ritornello. Certo, era normale avere una lista di 14 canzoni per poi pubblicare soltanto i classici 8 brani.
Cosa puoi dirci della collaborazione da "Cuore" e "Venditti e segreti", cosa è cambiato nella musica di Antonello dai tempi del "segno dei pesci" ?
Quello che posso dire è che il feeling con cui venne realizzato Sotto il segno dei pesci rimase unico nel mio/nostro rapporto con Antonello. Con il concerto del 1° Circo Massimo, del 1983, si concluse il rapporto tra Stradaperta e Antonello Venditti. Cuore (1984) fu il mio ultimo disco con Antonello. Personalmente non ero così interessato a continuare come "turnista". Certo, era lavoro, ma non era quello che volevo fare ! . Per me il gruppo era troppo importante. Purtroppo, alla fine del 1984, terminò anche l'avventura di Stradaperta. Il nostro LP Figli dei Figli della Guerra (1983) fu la nostra ultima uscita discografica. Di Venditti e Segreti ho fatto solo i due tour (1986 e 1987), non ho partecipato alle registrazioni e al termine del tour estivo del 1987 si interruppe la mia collaborazione con Antonello. Nel 1998, dopo aver insistito varie volte, Antonello ci convinse (anche Marcello Vento era presente) a passare un pomeriggio presso il suo studio di registrazione a Riano. Suonammo Sara, che venne perfetta ! come disse Antonello ed altre cose. La cosa non ebbe un seguito. Solo in occasione del suo 50° compleanno (1999) per mesi Antonello aveva insistito ad avere la nostra disponibilità a suonare al concerto che avrebbe organizzato per la sua festa; ci sembrò un idea piuttosto bella, riunire i musicisti che avevano collaborato negli anni con lui. Non lo sentimmo più. Poi venimmo a conoscenza di quell'incontro all'università la Sapienza.....Forse la morte del padre, nello febbraio dello stesso anno, blocco quel bel progetto. Peccato! poteva essere una bellissima giornata per tutti....Volevamo ringraziare Stefano e tutti gli amici del sito Solegemello e forum relativi - Mangu, Marta, Andrea, Marco - per l'interesse dimostrato.
Ora la storia siete voi ....
Ciao a tutti
Renato Bartolini
22 Febbraio 2004
Domanda di Marta :
A me interesserebbero soprattutto gli aneddoti sulle tournée, sulle canzoni che Venditti preferiva cantare e perché. Quali le canzoni preferite da Renato, qual era l'atmosfera di quegli album.. come erano i fan, le canzoni più amate , più cantate. Quali erano le rivalità fra i vari cantautori...se ce ne erano. Nel senso se c'era qualche invidia. Hai qualche aneddoto sulla canzone "Le ragazze di Monaco" ?
RENATO, non vedo l'ora di leggere la tua intervista!
RISPOSTA: Ricordo quella volta (tour di Sotto il Segno dei Pesci estate 1978) che stavamo suonando al
" Picchio Rosso " un famoso locale vicino Modena (dove veniva a sentirci anche uno sconosciuto Vasco Rossi) e, ad un certo punto, il pubblico ha incominciato a gridare " Morandi, Morandi..". Ci siamo guardati un pò perplessi, continuando a suonare. Alla fine ci hanno spiegato che chiamavano " lo scemo del paese " che si era alzato nel corso del concerto e si chiamava appunto Morandi !!
Un'altra cosa carina che ricordo è una signora di una certa età (eravamo in albergo al paese di Ligabue, il pittore, sperduti in questo posto splendido della pianura padana) la mattina, mentre facevamo colazione (eravamo soli, senza Antonello) venne da noi e ci chiese l'autografo, non so, forse aveva visto i nostri strumenti o qualcuno gli aveva detto che eravamo la band di Venditti.
Carlo Siliotto ebbe una splendida idea: avremmo firmato tutti l'autografo alla signora se lei avesse firmato il suo a noi. E' così fu...
Per un certo periodo Antonello non ha amato cantare Buona Domenica.
Anche se ho cominciato a suonare con Antonello al periodo di "Lilly", "Compagno di Scuola", negli anni, in tour, abbiamo suonato anche canzoni vecchie dove io non ho suonato. Quelle che preferisco, dove ho suonato: "Giulia", "Stai con me", "Modena" (la nostra versione live del 1980 era bellissima, commovente !), "Chen il cinese", "Sotto il segno dei pesci", "Dimmelo tu cos'è". Delle vecchie: "Sora Rosa", "Le Cose della Vita" la trovo stupenda !!
Abbiamo sempre incontrato ragazze/zi simpatici; il tour di Sotto il Segno dei Pesci fu molto lungo e ci permise di conoscere tante gente, vedere tanti posti. Nonostante i 4 mesi di serate (19 maggio/19 settembre) il tour fu molto divertente, c'era un'aria molto rilassata che in seguito è stato difficile replicare.
Aneddoto su "Le Ragazze di Monaco" ? Cara Marta devi pensare che sono passati tanti anni e tante cose le abbiamo dimenticate (sic! l'età) una cosa che ricordo è che ne realizzammo una versione a Roma ai Trafalgar Studios, molto più lenta, bellissima con un intro di solo piano e mandolino da brivido... Antonello pensò che fosse troppo sofisticata.... Comunque mi piace anche quella realizzata allo Stone Castle di Carimate.
Domanda di Mangu :
Antonello era più simpatico prima o si è montato la testa?
RISPOSTA: Credo che Antonello, sostanzialmente, sia rimasto lo stesso. Sono cambiati i tempi e con loro anche il modo di fare musica. Quando suonavamo con lui eravamo tutti più giovani...e le cose erano molto più semplici.
Domanda di Andrea:
Approfitto di Bartolini per chiedergli chi è il cantante italiano preferito da Antonello (a parte Francesco De Gregori) e se Antonello nel comporre le sue canzoni si sia mai ispirato a un qualcuno in particolare. Infine chi è il cantante italiano meno apprezzato da Antonello. Una volta ho sentito dire al cantante Pupo che Antonello negli anni 70 si rifiutò di cantare a un concerto dove partecipava anche lui. E' vero ? Grazie e un saluto a tutti.
RISPOSTA: Lucio Battisti.Antonello ascoltava tanta musica, soprattutto alla radio, in macchina. Per quanto riguarda Pupo non lo so, non conosco il fatto.
Domanda di Marco:
"Sotto il segno dei Pesci" rappresenta uno dei vertici della produzione di Antonello grazie soprattutto al suono caratteristico di quel disco e alla straordinaria tournée di quel periodo. Penso che mai come allora (mai prima e mai più dopo) Venditti sia stato capace di "trovare un suono" e che aveva proprio nel combo degli Stradaperta più il grande Carlo Siliotto l'ingrediente base" (prova ne sia che in quel periodo sia Siliotto con "Ondina" e sia gli Stradaperta con "Maida Vale" esordirono in proprio). Poi "questo suono", che riecheggia ancora nelle parti migliori del travagliato "Buona Domenica", si perde via via fino a diventare altro in "Sotto La pioggia" (che infatti includeva molti musicisti dell'area Milanese con qualche guest...) Sappiamo del periodo molto complesso a livello personale, per Antonello e dulcis in fundo dei problemi che condivise con Vecchioni legati alla Casa discografica , morale e domanda :
Sotto il segno dei Pesci fu un'eredità così pesante da portare sulle spalle?
R: Assolutamente sì ! Ce ne accorgemmo nel corso della registrazione di Buona Domenica e poi nei dischi successivi. Il 1979 fu un anno molto difficile per Antonello.Quanto il successo di questo disco condizionò le scelte future? Tantissimo! Ancora oggi, quando Antonello inizia un nuovo disco, la prima cosa che fa e far ascoltare ai musicisti "Sotto il segno dei pesci". Credo sia una specie di rito propiziatorio......e una sorta di condanna per i musicisti !?!?
Quanto incisero i problemi legati all'etichetta discografica?
R: Fu un disco realizzato in totale libertà ! Eravamo noi e Antonello. Per quanto ci riguarda fu una specie di festa registrare "Sotto il segno dei pesci" ! Credo che la magia di quel disco è tangibile anche all'ascoltatore più distratto. Riuscimmo a realizzare, credo in maniera esemplare, un progetto concepito " idealmente " anni prima, nel 1975 e che, appunto, realizzammo in pratica solo alla fine del 1977. La stessa cosa avvenne per Stradaperta; il nostro primo LP Maida Vale del 1979 venne realizzato dopo 5 anni di duro lavoro, tanti concerti e tante difficoltà.
Come mai si esaurì "quel suono" nel breve spazio di due album per tramutarsi in quello di tutt'altra natura di ( pur da me amatissimo) Sotto la pioggia?
R: Chi può dirlo. Forse Antonello voleva semplicemente cambiare " suono " ! La realtà è che cambiò tante cose: produttore, studio di registrazione (e quindi anche città) e conseguentemente anche i musicisti.
Bisogna anche dire che l'uscita del nostro primo LP MAIDA VALE nel 1979 complicò un pò le cose...
(22 Febbraio 2004)
N.B: questa intervista non può essere riprodotta senza il consenso degli autori
per informazioni : stefano@solegemello.net
©2004 Solegemello -Stradaperta
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La storia del gruppo, il rapporto con A.Venditti, Album fotograficoUn grazie a Manuela "Mangu" di Roma per la collaborazione alla grafica di pagina.
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(le foto sono proprietà di R. Bartolini - Stradaperta) Speciale "Sotto il segno dei pesci"
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Autore del sito: Stefano Latini "Solegemello", il sito appartiene al suo autore
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