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Pubblico qui di seguito questa piccola biografia così come è giunta alla mia casella email, Stefano "Solegemello". Per contatti: sfn12@inwind.it


Stefano Rosso Trio al "Mitico" Folk Studio di Roma (1982)


Stefano Rosso nasce a Roma il 7 dicembre 1948.
A quindici anni sposa la chitarra, da cui non divorzierà mai, e viene iniziato all’arte di suonarla da un ragazzino suo coetaneo, nel retrobottega di una frutteria. Inizia prestissimo ad esibirsi in locali di vario genere come sale da ballo e night, nonché in piazze per feste paesane. Il suo fiore all’occhiello sono le osterie, dove ha passato il periodo più brutto e incredibilmente più affascinante dei suoi vent’anni.
Arrivato a ventisei anni, registra un disco (Una Storia Disonesta, meglio conosciuta come “lo spinello”). L’anno seguente esce l’album “E allora senti cosa fò” che gli vale il Telegatto. Ottiene un notevole successo, tanto da imporsi tra i migliori cantautori di quegli anni.
Nell’80 partecipa al festival di Sanremo dove si distingue per aver dimenticato il testo della canzone.
Rosso risulta scomodo perché si rifiuta di fare marchette politiche che poi farebbero comodo ad altri cantautori della RCA, o di partecipare a un festival di Ballo Liscio; di cantare contemporaneamente a Viareggio e Ferrara la stessa sera e alla stessa ora per onorare due contratti stipulati entrambi dalla stessa agenzia, e stronzate del genere.
Segue un periodo di alti e bassi durante il quale Stefano s’innamora di una cantante di Cabaret, e questa storia lo porta ad arruolarsi nella legione straniera, da dove fuggirà dopo tre lunghi anni di sofferenze grazie ad un produttore romano che lo riporta in sala di registrazione.
Registra così l’album “Stefano Rosso” per la Polygram che contiene “Bella è l’età” con la quale vince il “Poker di Maggio” contro le squadre di Mimmo Locasciulli, Mia Martini e Riccardo Cocciante.
Oggi Stefano incide per l’etichetta della sua compagna di vita Antonella Orsaja,la , (praticamente vado a letto col Produttore, ogni tanto afferma…) per la quale ha portato a termine registrazioni come “Banjoman”, “Fingerstyle Guitar” e “Live At The Station” e adesso pubblica il suo nuovo disco di chitarra “Lullaby of Birdland”, che lo vede impegnato in brani di G.Shearing, D.Ellington, G.Gershwin, Lennon-Mccartney, E.Pujol e altri di sua composizione.

Stefano Rosso a Berlino (1981)


Estate 2002-Cupello (Pe)



Durante il servizio fotografico di...E allora senti cosa fo' (1977)              


Stefano con la Liutarra



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