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GENERI MUSICALI
di Marco Re "Rock 63" scrivi a Marco!clicca qui per lo speciale sui "Deep Purple"
La classificazione dei generi musicali è più che altro una convenzione di comodo soprattutto ad uso e consumo della stampa. Il bisogno di etichettare a tutti i costi risponde alla necessità di dare un riconoscimento a un qualcosa e questo, pur essendo un brutto vizio dell'uomo, rappresenta una indubbia comodità anche se, come sempre, ETICHETTARE SIGNIFICA SEMPLIFICARE. Assodato questo, nel mondo musicale contemporaneo con influenze e stili diversissimi tra loro che si fondono e si sovrappongono (le famose contaminazioni), è sempre più difficile dare un'etichetta o una classificazione. A mio avviso questo è anche uno dei più grandi prodotti della cultura di questi anni...le culture si mescolano e necessariamentre anche le loro diverse espressioni linguistiche e artistiche, dando luogo a "prodotti nuovi" che spesso facciamo fatica a rinchiudere in "una casella" di genere.
SOUL - RYTHM & BLUES – GOSPEL- ROCK'N'ROLL
SOUL - RYTHM & BLUES - GOSPEL : tutti questi termini indicano generi relativi alla musica e alla cultura di colore (afroamericans). Il blues nasce come antico canto (lamentoso e triste, questo significa etimologicamente "blue" in inglese) vocale dei neri in schiavitù al lavoro nei campi di cotone nel sud degli states. Questo "canto" si è poi elaborato nel corso del tempo fino a diventare una vera e propria espressione della spiritualità dei neri in America, diventando un vero e proprio canto religioso ora più laico ora quasi confessionale (come il gospel che è il classico canto corale spesso gioisissimo cantato tuttora nelle chiese di confessione Battista in America. "Gospel" in inglese significa...vangelo). Nella musica nera forte influsso ha anche la componente legata alla sensualità e alla corporeità e quindi la musica black si è incanalata ben presto su binari che integravano ritmiche accese per favorire il ballo, il movimento sensuale del corpo.
Oggi come oggi, con la sola eccezione di "gospel" si indica a tutti gli effetti un canto corale di festa e religioso (il famosissimo "OH HAPPY DAY" che a Natale si sente spesso negli spot...ecco quello è un tipico gospel di festa), soul e rythm'n'blues indicano invece in generale la musica black : ballabile, sensuale, spesso allusiva alla sessualità.ROCK'N'ROLL
L'evoluzione dei generi, dei suoni, delle contaminazioni con un suono piuttosto che un altro hanno portato il rock a trasformarsi e a variegarsi. DAL ROCK'N'ROLL ballabile degli anni 50 al suono contaminato col blues (e filtrato dai bianchi) tipico dei primi Rolling Stones. Non c'è contraddizione...come cantava Fossati..."è la musica che gira intorno..." e in questo girare, incontra culture che se ne appropriano, la assimilano e la rimettono in circolo...però mutata...e continua a girare, a girare, a girareSCHEDA DI SINTESI:
Gospel: Canto popolare religioso afro-americano, a una o più voci, strutturato spesso secondo schemi responsoriali (call-and-response). Insieme allo spiritual, da cui si distingue, per le brevi frasi ritmiche, è il prodotto dell'incontro tra la tradizione africana e gli inni religiosi occidentali. I contenuti biblico-evangelici adombrano le condizioni della comunità afro-americana in regime di schiavitù. Riscoperto negli anni della grande depressione, opposto come "musica di Dio" al Blues, "musica del diavolo", ha avuto anche una versione "profana" e grandi interpreti come Aretha Franklin, Dionne Waraick , Mahalia Jackson.
Soul: corrente della black music afro americana, nata negli anni 60, caratterizzata dalla intensa spiritualità dei testi, l'accentuazione del momento emotivo e comunitario, il recupero-aggiornamento del Gospel e della tradizione nera. Anticipata da RAY CHARLES conta fra i suoi esponenti più noti Aretha Franklin, Otis Redding, Nina Simone e altri.
Rythm & Blues: Blues+ritmo+chitarre elettriche+strumenti a fiato+l'emozione del Gospel. E' la combinazione "inventata da Louis Jordan considerato un pò il papà del R&B. Negli anni 40 il blues esce dai ghetti neri e fra il '45 e il 60 entra "nella buona società", dando alla luce anche il Rock ‘n Roll ...infatti Elvis Presley è colui che ha diffuso a livello planetario il rock & roll ma i primi grandi rockandroller erano...neri...Fats Domino, Little Richard, B.B. KING, CUCK
BERRY…
HEAVY METAL
Premetto che non è uno dei miei generi preferiti e quindi non sono un esperto del genere : da ragazzo mi è capitato di vedere live due gruppi (Motorhead e Iron Maiden) ma la mia frequentazione al genere si ferma lì.
Heavy Metal è un termine mutuato niente meno che da William Burroughs (poeta della "beat generation, ndr) e può trovare un' anticipazione, come genere, nell'hard rock. Infatti il metal è caratterizzato dall'esasperazione dello stile Rock con uso di suoni tiratissimi e duri, strumenti elettrici spinti al limite delle possibilità dello strumento, ritmiche accentuate e ossessive. Sfruttando una immagine maschilista spinta e oltraggiosa mutuata dall'immaginario omosessuale leather (pelle, cuoio, catene, borchie, piercing) e dalle pratiche sadomasochistiche in ambito sessuale, l'heavy metal è - paradossalmente - accusato spesso di essere un genere omofobo se non addirittura ideologicamente vicino a certe forme di estremismo.
Un'altra componente fondamentale del mondo metal è la fascinazione per tutti i temi della letteratura gotica, fantascientifica, fantastica da una parte e un sostanziale nichilismo dall'altra.
Questo può valere come definizione di massima , poi, come ogni buon genere che si rispetti ha tutti i suoi sottogeneri del caso che sviluppano in maniera prevalente una tematica piuttosto che un'altra ( da quello più commerciale e radiofonico- hard rock classico e AOR Adult oriented Rock a quello più estremo - death metal, speed metal, hardcore ecc.-).
Per quanto riguarda gli aspetti sociologici, non sono mai stato d'accordo nell'attribuire a un genere musicale o a un artista responsabilità quali l'istigazione alla violenza, all' uso di alcool o droghe o di comportamenti antisociali. Come diceva Mick Jagger...it's only rock n roll!
Mi è sempre sembrato un buon metodo dei perbenisti lo "sciacquarsi" la coscienza dando la colpa all'ultimo dei Marylin Manson se dei giovani bevono, si drogano o arrivano a togliersi la vita o a commettere atti antisociali. Io ho ascoltato un sacco di musica psichedelica ma non per questo mi sono fatto di acidi o infilato canne in ogni dove!
Speciale Deep Purple
"Profonda Porpora"
di Marco Re "Rock 63" scrivi a Marco!
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Tan tan tan ...tan tan tan tan....Gli immarcescibili e ormai vetusti Deep Purple sono la classica band che sta cercando di sopravvivere al proprio mito dopo essere passati più o meno indenni attraverso diversi scioglimenti e altrettanti ricongiungimenti con vari cambiamenti di formazione: chi li ha amati ricorda comunque una e una sola formazione e un periodo di non oltre cinque anni. Formatisi nel lontano '68 e mai troppo amati dalla critica specializzata ottennero da subito un grosso successo di pubblico fondendo un'attitudine progressive rock all'hard rock e, piaccia o meno, alcuni loro dischi, sono a tutt'oggi considerati dei classici del rock tout court.
Tra il 68 e il 69 escono ben tre album che tra cover e brani originali fanno conoscere agli appassionati del solismo strumentale i tre talenti di John Lord (tastiere), Ritchie Blackmore (chitarre) e Ian Paice (batteria). Sarà nel 1970, con l'entrata nel gruppo del bassista Roger Glover e soprattutto del grande vocalist Ian Gillan (una delle voci più potenti che il rock abbia avuto...probabilmente secondo al solo - mitico - Robert Plant), che i Deep purple si assicurano il loro "posto al sole" nella storia del rock grazie allo storico DEEP PURPLE IN ROCK (contiene la splendida "CHILD IN TIME"). L'anno successivo è la volta di FIREBALL e nel 1972 un altro pezzo da novanta come MACHINE HEAD con almeno due bombe sonore come le storiche HIGHWAY STAR e soprattutto la famosissima SMOKE ON THE WATER. Questo stato di grazia è ampiamente testimoniato da uno dei dischi live forse più celebri nella storia del rock MADE IN JAPAN (1972): dal vivo i brani vengono dilatati all'inverosimile e sono il campo su cui i singoli musicisti sciorinano la loro arte e i loro pezzi di bravura. Inutile dire che le versioni qui presenti di "Smoke" "On the water", "Child in time", "Highway star" sono assolutamente mozzafiato e tutto il disco è comunque una bella esperienza d'ascolto (alcuni anni fa è uscita una versione ottimamente rimasterizzata e tutt'ora in commercio che ha recuperato anche i bis di quei concerti giapponesi che nel doppio del 72 furono tolti per ovvii motivi di spazio...potenza dell'era del cd!!!). la storia dei deep Purple potrebbe finire qui. Infatti nel 1973 l'album "Who Do We Think We Are" comincia a mostrare i primi segni di cedimento e segna anche la defezione di Gillan (che per i fans di allora è un poco come se Bono se ne andasse dagli U2...come dire...tutta un'altra storia!) e Glover.
Ma i Deep non si scoraggiano e trovato in David Coverdale un buon sostituto all'ugola di Gillan pubblicano tra il 1974 e il 1975 addirittura tre album tra cui i pregievoli BURN e STORMBRINGER anche se appare evidente che il sacro fuoco è solo ormai una pallida brace. Nel 1975 anche Coverdale abbandona la nave e a nulla potrà il sostituto Tommy Bolin e "Come taste the band" segna anche lo scioglimemnto del gruppo. Dall'America cominciano ad arrivare i primi vagiti della "new wave" e il suono barocco e pomposo in salsa hard rock dei Deep purple viene etichettato già allora come antiquariato bello e buono.
Quasi nove anni dopo la formazione storica si ritrova e dà il via a una storica reunion con l'album "PERFECT STRANGER" (1984) che riporta in auge i Deep Purple soprattutto per i molti nostalgici che accorrono comunque sempre a vederli dal vivo se non altro per scoltare ancora una volta quella manciata di pezzi che hanno reso grandi i Purple. Dall'84 ad oggi - come vecchi amanti che si ritrovano, amoreggiano di nuovo ma poi si prendono a ceffoni, sarà tutto un balletto di esco io no vai tu, e rientro e rivado...questi sono oggi i Deep Purple...un marchio di fabbrica, una gloriosa sigla che a fatica è entrata nel nuovo millennio...ma a risacoltarre ancora oggi il mitico "MADE IN JAPAN"...che brividi ragazzi!!! (P.S. Lo trovate in serie economica in tutti i negozi di dischi e sicuramente tra gli scaffali polverosi degli LP's dei vostri papà...ve lo assicuro...a quell'epoca era obbligatorio averlo!) torna su
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