LA STRISCIA DI DESY
La gabbianella e il gatto
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"Gatto che ha fame mangia di nuovo
Apre il frigo e trova un uovo
Uovo di gatto
Gatta ci cova
Gatto un pò matto che cova le uova
Corri vicino, vola lontano
L'uovo si rompe
Appare un gabbiano
Piccolo cuore di equlibrista
Per nulla al mondo è così contento
Come per quella pioggia imprevista
Che porta il sole
Che porta il vento...

(da "La Gabbianella e il Gatto", film di animazione di Enzo D'Alò  tratto dal romanzo di L.Sepulveda "Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare"

clicca qui per sapere di più su L.Sepulveda

clicca qui per i testi della colonna sonora del cartone animato



"Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo.
Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto.
Ti vogliamo gabbiana.Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene che tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. E' molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo.Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. (da Luis Sepulveda)

"un cuore grande come quello di un gabbiano"



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Si ringrazia Laura per la collaborazione...
Testi tratti dalla colonna sonora del cartone animato.

“Siamo gatti” – Samuele Bersani

Siamo gatti, siamo noi
Siamo gatti , beati noi
Per le strade noi felici incontriamo i nostri amici : ”come va?”
Il pensiero nella testa con un’aria come questa se ne va…
Siamo gatti, siamo noi
Siamo gatti, beati noi
Per le strade tutti insieme ci sentiamo così bene siamo noi
Sto tra i gatti e  sono un gatto
sono fiero e soddisfatto cosa vuoi…e cosa vuoi…
siamo gatti siamo noi
siamo gatti beati noi
E con gli amici e con la mamma
Tutto il mondo che mi chiama, sono qui
E tutto è bello niente è brutto
Voglio fare e dire tutto…dire sì
Siamo gatti siamo noi
Siamo gatti beati noi…




CANTO DI KENGAH (canta Spagna)

Un volo breve ma bello questa vita mia
Ma nessun rimpianto si porta via
Queste mie ali contro il cielo blu
E niente era più bello che volar lassù
ma sono triste perché
io non ci sarò con te
tu mi cercherai ma io non ci sarò per te
e prego che i veri amici ti aiutino
fino a che sarai un po’ cresciuta tu
e se io non posso più volerai tu…
volerai tu…

So volare (canta Spagna)

I piedi miei non toccan più
Sto volando dentro il blu
È strano e bello guardar da qui
veder le case piccole così
il mondo cambia da quassù
non ha barriere più
E tutto questo amici miei
Io lo devo solo a voi
So volare, non l’avrei detto mai
So volare, guardatemi
sembra un gioco, volar così
Guardatemi è quasi un gioco
Ora lo so chi sono io

E il cielo è il posto mio

Queste ali lo sento già

Sono la mia libertà
Lontani cieli
Oceani blu
Stanno già chiamandomi
È questa la mia vita
Ed io ora so il destino mio
So volare non l’avrei detto mai
So volare non ci speravo ormai
So volare guardatemi…




Breve recensione tratta da
http://www.anica.it/cine/97_98/lungometraggi/gabbianellagatto.htm


Il cartoon è tratto dal racconto del grande scrittore cileno Luis Sepùlveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. La storia racconta di come Kengah, una gabbiana avvelenata da una macchia di petrolio, riesca ad affidare in punto di morte il proprio uovo al gatto Zorba, strappandogli ben tre promesse: quella di non mangiare l’uovo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro. La gabbianella orfana viene battezzata Fortunata dall’intera comunità dei gatti, che è stata coinvolta da Zorba nel compito di allevare questa insolita “figlia”. La piccola Fortunata dovrà imparare a conoscersi e capire di non essere un gatto, prima di poter imparare a volare. Nel frattempo deve anche combattere al fianco dei suoi amici felini, per osteggiare l’avvento del Grande Topo che, insieme ad un’orda di ratti, attende l’occasione di prendere il potere uscendo dalle fogne.


L
a Gabbianella e il Gatto
http://www.filmup.com/sc_gabbianella.htm

Titolo originale:     La Gabbianella e il Gatto
Nazione:     Italia
Anno:     1998
Genere:     Animazione
Durata:     1h e 15'
Regia:     Enzo D'Alò
   

Attori protagonisti:    
Voci:     Carlo Verdone (Zorba), Antonio Albanese (Grande Topo), Melba Ruffo (Bobulina).
Produzione:     Cecchi Gori
Distribuzione:     Cecchi Gori

http://www.intermed.it/shuttle/box1004/gabbi.htm
Ottimo link con trama e foto

http://www.uildm.org/dm/134/rubriche/49gabbia.htm
Link che presenta un commento del cartone animato

http://film.broadband.tiscali.it/index.jsp?content=100667
questa pagina presenta trailer del film, intervista con il regista, lo speciale sul film

http://www.merraigan.it/gabbianella.htm
altro links sul film

http://www.repubblica.it/online/cinema/gabbianella/gabbianella/gabbianella.html
un articolo de la repubblica


biografia tratta da http://www.ciaopet.com/esopo2.asp?IDSottoSezione=476



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LUIS SEPULVEDA

Una vita ricca e avventurosa quella di Luis Sepulveda, che è cominciata ad Ovalle in Cile nel 1949 e prosegue oggi in Europa, tra Amburgo e Parigi. Dal suo paese lo scrittore è stato esiliato nel 1977 per aver militato nel partito socialista tra i sostenitori di Salvador Allende.
Dopo il colpo di stato che rovesciò il governo di Allende, fu imprigionato per tre anni e subì ogni sorta di violenze. Durante la prigionia suo unico conforto era quello di ripetersi a memoria i libri dei suoi autori preferiti: Salgari, Conrad, Melville, Verne.
Solo nel 1976 la sezione tedesca di Amnesty International fece esplodere il caso, lanciando una campagna per la liberazione di Sepulveda.
Una volta agli arresti domiciliari, però il suo animo libero e infiammato degli ideali rivoluzionari lo ricondusse alla clandestinità, quindi ancora agli arresti, commutati poi in esilio.
Però l'aereo che doveva portarlo lontano fino in Svezia si fermò in Argentina: Luis non se la sentiva di allontanarsi così presto dal suo paese. Quindi passò in Uruguay, in Brasile, in Ecuador, dove visse per sette mesi con gli Indios Shuar della selva amazzonica ed infine in Nicaragua. Qui ottenne anche la cittadinanza e rimase fino al '79, lavorando nella redazione del quotidiano “Barricada”.
Poi dopo l'ennesima delusione politica prese il volo per l'Europa. Ma neanche ad Amburgo il suo spirito pur desideroso di quiete si fermò per oltre due anni: appena ne ebbe l'occasione si unì ad un equipaggio di Greenpeace per militare questa volta nella “guerriglia ecologista”: per quattro anni è stato uno dei più noti corrispondenti della stampa tedesca sulle imprese di Greenpeace e ha solcato tutti i mari dal Nord al Sud, fino alla Patagonia e alla Terra del Fuoco.

Ma questa vita burrascosa e piena non gli ha impedito di scrivere e di affermarsi con romanzi che sono stati tradotti in quindici lingue e gli hanno fatto vincere innumerevoli premi letterari. Anzi, proprio la ricchezza e l'intensità della sua vita ha alimentato la vena di scrittore che sin dai tempi della scuola Luis aveva esercitato dedicandosi ora al teatro, ora alla poesia, ora alla narrazione, ora al giornalismo.

Note di poetica: grande importanza hanno avuto nella sua formazione i romanzi d'avventura (Salgari, Melville, Twain. Verne, ecc.), cui si aggiungono i grandi scrittori del romanticismo tedesco dal sentimentalismo impetuoso (Novalis e Holderlin) e la vitalità di stile dei suoi contemporanei (Soriano, Rolo Diez, Talbo II, ecc.). Più che scrittore Sepulveda si considera narratore di storie, storie reali, attraverso cui vuole mostrare il mondo così com'è e denunciare quello che non va, perchè la letteratura ha il dovere di tutelare la verità storica.

Opere: Le rose di Atacama; Racconti senza patria; Jacarè; Diario di un killer sentimentale; Incontro d'amore in un paese di guerra; Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare; La frontiera scomparsa; Patagonia Express; Un nome da torero Il mondo alla fine del mondo; Il vecchio che leggeva romanzi d'amore


Questa pagina è dedicata alla gatta Aida e a Serena di Catania


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